Facoltà di lingue per l’Università di Reykjavik
Facoltà di lingue per l’Università di Reykijavik
Reykjavik, Islanda, 2012
Cliente/Customer
Competition
Cronologia/Chronology
2012 Progetto/Design
Progettazione di un nuovo centro linguistico a Reykijavik, in Islanda, finalizzata a mantenere una massima efficienza negli spostamenti interni ed una flessibilità che si adatta a tutte le attività previste, mantenendo negli spazi comuni un’attenzione ad una progettazione basata sulla vivibilità e possibilità di aggregazione.
L’edificio si presenta come un unico volume composto da un involucro vetrato sul lato sud e da una parete prevalentemente opaca a nord, in cui sono inglobati due blocchi. Un altro aspetto importante che è stato considerato è quello del rispetto per l’ambiente, proposto attraverso un esteso uso del verde, sia come arredo urbano, sia come elemento di mitigazione del comfort dell’edificio.
L’edificio si presenta come un unico volume composto da un involucro vetrato sul lato sud e da una parete prevalentemente opaca a nord, in cui sono inglobati due blocchi. Un altro aspetto importante che è stato considerato è quello del rispetto per l’ambiente, proposto attraverso un esteso uso del verde, sia come arredo urbano, sia come elemento di mitigazione del comfort dell’edificio.
Design of a new language center in Reykijavik, Iceland, finalized to maintain a maximum efficiency in inner movements and a flexibility that adapts to all activities, keeping in open spaces attention to a design based on liveability and possibility of aggregation. The building shows up a single volume composed of a glass shell on the south side and a mainly opaque wall on the north side, in which two blocks are incorporated. Another important aspect that has been considered is the attention for the environment, prompted by the extensive use of green, both as urban design and as an element of mitigation of comfort inside the building.
Le facciate interne si sviluppano orizzontalmente in un’alternanza di fasce in pietra, in cui si innestano le aperture, studiate secondo un gioco di incastri di elementi semplici per ricreare un disegno che ricorda morfologicamente alcune lettere dell’alfabeto delle lingue Sami, che hanno dato origine, anche ai dialetti scandinavi. In copertura, in corrispondenza dei ballatoi, si aprono due lucernari, i quali permettono una corretta illuminazione degli ambienti. Sono previste due terrazze verdi all’interno dell’edificio ed un tetto giardino in copertura. All’esterno l’edificio si presenta come un unico volume composto da un involucro vetrato sul lato sud e da una parete prevalentemente opaca a nord, in cui sono inglobati i due blocchi su descritti.
La piazza antistante ripropone il movimento delle falde del muro a nord dell’edificio in un disegno geometrico di curve che avvolgono lo spazio e lo dividono in percorrenze e aree destinate a sosta ed aggregazione. Questi spazi rappresentano concettualmente le tracce di un possibile ampliamento futuro dell’edificio stesso, infatti, riprendono la forma dei due blocchi interni e sono stati pensati per essere trasformati in volumi, mantenendo costante il concept iniziale del progetto.
Un altro aspetto importante che è stato considerato è quello del rispetto per l’ambiente, proposto attraverso un esteso uso del verde, sia come arredo urbano, sia come elemento di mitigazione del comfort dell’edificio, infatti l’edificio rispetta tutti i canoni della certificazione LEED.
